LE FONTI FINANZIARIE
Questo è un aspetto al quale purtroppo non si dedica il giusto tempo; infatti spesso si tende a concentrarsi sulla tipologia, sui fornitore, sulla tempistica etc.. e per ultimo si lascia l’interrogarsi su come pagare l’investimento. Vista la pluralità di strumenti a disposizione delle imprese, la difficoltà nel reperire le informazioni complete, i tempi di apertura dei bandi spesso stringenti, sarebbe auspicabile effettuare queste ricerche contemporaneamente ed individuare i fondi da utilizzare:
Plafond Cdp (Cassa Depositi e Prestiti) rivolte alle PMI che operano in tutti i settori produttivi, che realizzano investimenti in beni strumentali (anche mediante operazioni di leasing finanziario) in macchinari, impianti, nonché investimenti in hardware, software e tecnologie digitali, a fronte dei quali il Ministero dello sviluppo economico riconosce direttamente alle PMI beneficiarie un contributo in conto interessi
Fondo Rotativo di Innovazione, rivolto alle PMI che realizzano investimenti in ricerca ed innovazione, a fronte dei quali il MISE riconosce un finanziamento agevolato, che dovrà essere affiancato da un finanziamento bancario, secondo il principio di pariteticità, alle condizioni di mercato ed a seguito di valutazione del merito di credito.
A seconda della fonte di approvvigionamento questi fondi possono cambiare denominazione (Bei, Fei, etc…), ma in ogni caso è da tenere presente che il veicolo per usufruire di questa provvista sono le Banche, che in tal modo supportano gli investimenti secondo tipologia e dimensione delle PMI del territorio italiano.