Contributo in conto interessi: si tratta di un contributo che viene concesso quando si stipula un finanziamento a medio e lungo termine. Il contributo viene erogato direttamente dall’istituto finanziatore, il quale se ne servirà per abbassare il tasso di interesse applicato al finanziamento dell’impresa beneficiaria. L’entità dell’agevolazione è calcolata attualizzando la differenza tra tasso ordinario e tasso agevolato. E’ possibile anche che il contributo in conto interessi venga applicato a fronte di un finanziamento a tasso 0 che copre solo una % dell’investimento. In questo caso il finanziamento può essere erogato per la parte a tasso agevolato direttamente dall’Ente ; mentre per la restante parte l’azienda dovrà accedere ad altre fonti interne o esterne.
Fondo di garanzia: per ottenere il credito spesso le banche pretendono garanzie da parte delle imprese a sostegno delle linee di credito concesse sia per investimenti che per la gestione del circolante. Negli ultimi anni il credito deteriorato ha raggiunto livelli di forte preoccupazione per le banche che, per ridurre il rischio di insolvenza, chiedono maggiori garanzie. Il Fondo Centrale di Garanzia ha proprio questo scopo, di agevolare le imprese nell’accesso al credito; l’impresa non ottiene un contributo in denaro, ma ha la concreta possibilità di ottenere finanziamenti senza garanzie aggiuntive (fidejussioni o polizze assicurative), sugli import garantiti dal fondo. La garanzia “a prima richiesta” così ottenuta, oltre a ridurre notevolmente il rischio di credito, (in caso di insolvenza dell’impresa, la Banca viene risarcita dal Fondo di garanzia ed in caso di esaurimento delle risorse di quest’ultimo direttamente dallo Stato) permette alle banche/confidi erogatrici di ridurre fortemente l’assorbimento di capitale che le normative impongono, con riduzione del costo dei fondi e con condizioni di tasso convenzionato particolarmente vantaggiose per le imprese. In questo caso l’agevolazione è proprio il costo della garanzia (costo 0); diversamente la garanzia offerta dai Confidi o Banche di Garanzia ha un costo anche abbastanza elevato
N.B. La compilazione della domanda non sarà effettuata dalla banca o dall’intermediario finanziario, ma sarà necessario l’intervento di studi o di professionisti aderenti all’iniziativa che predispongano e presentino la domanda di finanziamento.
L’Unione Europea prevede un’ampia gamma di strumenti di finanza agevolata, applicabili sia direttamente in ciascuno degli Stati membri che indirettamente, grazie alla gestione del legislatore nazionale (contributi da parte di Governo o Regioni). Allo stesso modo il Governo italiano promulga continuamente leggi, decreti e regolamenti relativi a politiche di agevolazione alle imprese. Infine, le Regioni attuano politiche di intervento a favore delle piccole e medie imprese attraverso la pubblicazione di numerose leggi regionali di sostegno. Anche le Province ed i Comuni possono operare in tal senso e promulgare leggi volte all’erogazione di agevolazioni nei confronti di aziende sane e meritevoli.
Pertanto le opportunità per finanziare la tua impresa non mancano, basta trovarle e saperle cogliere, nel complesso ed articolato panorama di leggi regionali, nazionali e dell'Unione Europea.
In passato la tipologia delle agevolazioni era di diversa natura, anche in forma mista (contributo a fondo perso e finanziamento agevolato), ma già dall’ultima agenda le forme si riassumevano principalmente in:
Contributo in conto capitale: consiste nel classico contributo "a fondo perduto”, calcolato normalmente in % sulle spese ritenute ammissibili. Il contributo viene erogato solo dopo aver presentato la rendicontazione (fatture di spesa interamente saldate) nei tempi previsti dal regolamento.
GLI STRUMENTI AGEVOLATI